DUVRI o POS?

Qual è la differenza tra DUVRI e POS?

Chiariamo la differenza tra questi due documenti, al fine di redigerli correttamente in base ai casi specifici.

 

 

Cos’è il DUVRI?

DUVRI è l’acronimo di “DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA”, documento obbligatorio che il quale il Datore di Lavoro committente di un’azienda deve redigere qualora affidi ad un’impresa appaltatrice esterna (o lavoratori autonomi) lavori/servizi da svolgere all’interno dell’azienda.

[D.Lgs 81/08 art.26 comma 3, integrato dal D.Lgs 3 Agosto 2009 n 106.]

Ha la funzione di indicare quali sono i rischi per i lavoratori presenti e le misure di prevenzione e protezione adottate per eliminare o ridurre i rischi legati ad interferenze nell’affidamento di lavori in appalto, prestazione d’opera, somministrazione, all’interno dell’azienda e in ogni altro luogo della medesima accessibile per il lavoro.

Come si redige il DUVRI?

La redazione del DUVRI è il risultato della cooperazione tra il datore di lavoro dell’impresa committente e quella affidataria. Il DUVRI viene allegato al contratto d’appalto e adeguato in funzione dell’avanzamento dei lavori/servizi svolti dall’impresa appaltatrice. La mancanza del DUVRI rende nullo il contratto d’appalto.

È suddiviso nelle seguenti parti.

  • Parte 1 – Azienda Committente
  • Parte 2 – Aree di lavoro, fasi di lavoro, rischi specifici e coordinamento
  • Parte 3 – Norme di prevenzione e di emergenza adottate presso l’azienda
  • Parte 4 – Valutazione dei rischi da attività interferenziali
  • Parte 5 – Attività svolta dall’operatore economico

 

 

 

Cos’è il POS?

Il Piano operativo di sicurezza (POS) è il documento che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice deve redigere, ove previsto, prima di iniziare un’attività all’esterno della proprio azienda, in riferimento al singolo cantiere interessato [Articolo 17 comma 1, lettera a)(Valutazione dei Rischi)].

Contiene tutti i dati identificativi dell’impresa e il suo obbiettivo

è quello di descrivere le attività da realizzare e le misure di sicurezza prese in termini organizzativi, procedurali e tecnici, nonché di indicare i lavoratori ed i responsabili che partecipano alle attività e le loro mansioni e responsabilità.

Va redatto da tutte le imprese che entrano in un cantiere temporaneo o mobile. Quindi in caso di subappalto, con presenza di diverse imprese, ci saranno tanti POS quante le imprese presenti sul cantiere.

 

Chi redige il POS?

È obbligo del datore di lavoro delle imprese esecutrici, in riferimento al singolo cantiere interessato, redigere il Piano operativo di sicurezza e mettere a disposizione dei rappresentanti per la sicurezza una copia prima dell’inizio dei lavori. I lavori potranno cominciare soltanto dopo aver ottenuto l’esito favorevole da parte dei soggetti interessati, che, in ogni caso, devono effettuare le verifiche entro 10 giorni dalla ricezione.